Monday 19 January 2015

identificarsi negando il diverso

lo xenofobo è una persona così insicura della sua identità che l'unico modo per sentirsi parte di una comunità risulta essere quello di negare l'identità degli altri.
attaccando il diverso si sente di difendere la propria identità.
adesso sì che lo xenofobo si sente parte di un gruppo, di una nazione, essendo lui non cinese, non slavo, non marocchino, non negro, non crucco, non terrone, non zingaro...
una identità che si scopre per esclusione.
una dimostrazione per assurdo.

ma il fatto di avere definito i propri limiti verso fuori non implica necessariamente di avere qualcosa di concreto dentro...


dedicato ai Veneti, che hanno fatto di tutto per buttare nel cesso il loro passato agricolo tradizionale, la loro storia e tradizione, la loro lingua e il loro modo di essere. lo hanno fatto spontaneamente. con rabbia. auto-cancellandosi in pochissimi anni.
quello che prima caratterizzava il 90% dei Veneti, dopo qualche anno era diventato motivo di vergogna, di scherno: boaro, contadin! ...parla il dialetto, che grezzo! 
smarrita la propria essenza, il Veneto si è trovato in crisi d'identità. ha assunto modalità genericamente occidentali, per cui si è automaticamente sentito in periferia di un qualche altro centro lontano. frustato.
l'unica maniera di sentirsi parte di una comunità (ripudiata fino all'osso) è stato quella di rifiutare le identità altrui. la xenofobia.
adesso che odi tutti quelli di fuori, sai che sei Veneto.
anche se non sai più cosa significherebbe esserlo in assenza di nemici esterni.

dedicato anche all'Europa, rasa al suolo e colonizzata nel dopo guerra da due superpotenze che hanno imposto il loro stile di vita, valori e modello sociale nelle rispettive aree di colonizzazione, stravolgendo le modalità di vita tradizionali.
come tutti sappiamo viviamo e pensiamo in modo molto più simile agli statunitensi odierni che ai nostri nonni.
L'Europa è stata colonizzata, non diversamente da come lo è stata l'Africa da parte degli Europei, solo che l'Europa non se n'è accorta davvero e anzi pensa ancora di essere stata "liberata" e di essere il centro del mondo.
Questa Europa ha avuto importanza solo come fronte di battaglia tra i due schieramenti opposti e come ricco bottino da spartirsi e adesso che il fronte lo hanno voluto spostare più giù e più a est, nel mediterraneo, a questa Europa che finge di diventare autonoma, fuori dall'influenza diretta di Est e Ovest, e che si trova invece usata come pedina dentro al nuovo gioco dello "scontro di civiltà", non resta che far finta di avere dei valori comuni, antichi, tradizionali, attraverso la reazione alla minaccia del diverso, dell'Arabo, del Musulmano, del fanatico terrorista.
Gli unici valori europei utilizzabili sono la paura del diverso, l'avversione verso il fanatico-religioso e la necessità di sentirsi meglio dei Russi, meglio degli Americani, meglio degli Arabi, meglio dei Cinesi, meglio degli Africani.
meglio di tutti insomma.
Ecco l'identità europea.

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